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Anche l'Amministrazione comunale si mobilita per salvare il tribunale

Jesi ha tutte le carte in regola per rispettare i parametri che il disegno di legge dovrà contenere

Condivisione all'azione intrapresa dagli avvocati per salvaguardare il Tribunale di Jesi, impegno ad intervenire sul Ministero della Giustizia per tutelare una realtà che svolge una grande mole di lavoro, disponibilità a valutare le modalità con cui il Comune potrebbe farsi carico di parte delle spese per mantenere in città l'ufficio del giudice di pace.
Sono questi i passaggi espressi dal sindaco Fabiano Belcecchi nell'incontro avuto con una delegazione di avvocati di Jesi, guidata dal vicepresidente dell'Ordine di Ancona Fabrizio Illuminati, per affrontare la problematica del palazzo di giustizia della città che in base ad un disegno di legge rischia di essere soppresso con il trasferimento delle attività ad Ancona.
Gli avvocati, nell'illustrare al primo cittadino l'attività del Tribunale, hanno sottolineato che Jesi ha tutte le carte in regola per rispettare i parametri che il disegno di legge dovrà contenere, se questi saranno coerenti con la precedente riforma. Allora, si era nel 1997, il provvedimento aveva portato alla soppressione di molte sezioni distaccate in Italia, salvaguardando tutte e quattro quelle ubicate nella provincia di Ancona., dove Jesi primeggia per il maggior carico di lavoro: nei primi sei mesi del 2011 si contano oltre 7 mila notifiche dell'ufficiale giudiziario, più di 1300 procedimenti civili, oltre 400 procedimenti penali. Forte preoccupazione è stata inoltre espressa per il mantenimento dell'ufficio del giudice di pace, visto che il disegno di legge lo pone totalmente in capo alla sede del Tribunale di riferimento, con una postilla che lascerebbe dei margini a quei Comuni che si faranno direttamente carico delle spese.
Il sindaco, nell'auspicare che nella prossima seduta del Consiglio comunale i due distinti documenti presentati da maggioranza e opposizione sulla salvaguardia del Tribunale possano trovare sintesi in una versione unitaria ed unanime, ha assicurato la piena attenzione del Comune a tutela di una struttura che rappresenta una parte importante della storia della città, che favorisce una giustizia di prossimità, tra l'altro in un edificio dove l'Amministrazione comunale ha investito recentemente ulteriori significative risorse per adeguarlo alle richieste del Ministero della Giustizia.
Belcecchi ha inoltre dichiarato la volontà di verificare, una volta che i contenuti del disegno di legge saranno ben chiari, il percorso per mantenere l'ufficio del giudice di pace, approfondendo in particolare la compatibilità degli eventuali oneri a carico del Comune.

L'Amministrazione comunale

Jesi, 24 settembre 2011

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