[^] Indirizzi per il bilancio di previsione 2008 | Comune di Jesi

Indirizzi per il bilancio di previsione 2008

Approvati dal Consiglio comunale nella seduta del 29 febbraio

PREMESSA

Il bilancio di previsione 2008 è, dopo l’approvazione del Programma di mandato, il secondo fondamentale atto con cui si dà concreto avvio all’intera “legislatura” e all’attività di questa Amministrazione e pone le basi per il nuovo mandato amministrativo.

In questo contesto vanno ribadite alcune scelte che devono essere prioritarie.

Portare a compimento scelte di riorganizzazione della struttura comunale, sia dal punto di vista del modello gestionale del comune che della impostazione del lavoro con la finalità di adeguarla sempre più alle nuove ed urgenti esigenze di qualificazione, snellezza, flessibilità unitamente ad una maggior cultura polifunzionale, progettuale e intersettoriale; recuperare un buon rapporto nell’ambito delle relazioni sindacali con il personale dipendente, per il quale si riconferma la volontà di valorizzare quanto più possibile le risorse umane interne all’Ente, limitando, anche al fine di contenere la spesa, il ricorso ad incarichi e consulenze esterne, da effettuare solo ove strettamente indispensabile.

Al centro dell’attenzione e dell’azione dell’intera struttura amministrativa dell’Ente dovranno essere le esigenze del cittadino, delle imprese e della città intera.

Obiettivo strategico è il completamento del processo di azzeramento dello squilibrio strutturale tra entrate correnti e spesa corrente che ancora pesa in maniera importante sul bilancio e che riduce pesantemente le stesse capacità di investimento dell’Ente;

Tale obiettivo va perseguito attuando scelte che determinino strutturalità nella capacità di entrata del Comune e nell'azione di contenimento e razionalizzazione della spesa corrente.

Molto in questi anni è stato fatto in questa direzione ma il percorso virtuoso iniziato attende ora di essere completato.
Il bilancio previsionale 2008 dovrà trovare adeguate risposte alla necessità di mettere a disposizione della città le risorse per realizzare progetti strategici nuovi e avviarne altri ugualmente importanti e previsti dallo stesso Programma di Mandato.
Vi è inoltre la volontà di rispondere adeguatamente alla richiesta che proviene da ampi strati della società di dare ulteriore impulso alla proposta e alle iniziative culturali.

La creazione, in tempi recenti, delle società controllate interamente dall’Ente comunale a cui devono essere peraltro date indicazioni chiare ed inequivocabili circa l’azione da intraprendere, e per le quali va garantita ed incentivata l’azione di verifica e controllo, ha fatto si che la struttura del bilancio comunale sia stata fortemente snellita, con indubbi vantaggi gestionali ed in termini di efficacia.
Per le strutture societarie create occorre, in maniera attenta, perseguire l’obiettivo del pareggio di bilancio oltre che il miglioramento della qualità dei servizi erogati, pertanto le linee di azione intraprese dovranno continuare ad essere percorse con metodo e lavoro costante per poter garantire il beneficio finanziario, anche in termini di qualità dei servizi erogati che non potrà che essere migliorato.

UNA EQUA POLITICA DELLE ENTRATE

Per poter migliorare la capacità di entrata dell’Ente occorrerà continuare nell’ azione di contrasto dell’evasione e dell’elusione tributaria, consentendo, in tale maniera, di rendere equa e trasparente la base imponibile. Tale strategia di entrata, valida per tutti i tributi comunali, risponde non solo ad obiettivi di efficacia, ma anche ad indubbie ragioni di equità fiscale.

Per l’ICI dovrà essere attivata tutta la procedura prevista dalla Finanziaria 2006 finalizzata alla verifica dei valori delle rendite catastali degli immobili raffrontandole con le reali situazioni esistenti, prevedendo, inoltre, la possibilità di una rimodulazione, coerente ed equilibrata, anche delle stesse aliquote ICI oggi applicate, che per l’anno in corso rimangono invariate.

Tale scelta, unitamente a quella decisa dal Governo centrale di aumentare il limite delle detrazioni sulla prima casa comporterà la conseguenza di esentare dal pagamento di tale tributo una gran parte dei cittadini jesini.
Le modalità stabilite per la compensazione di tale mancato introito destano preoccupazione circa la possibilità di avere minori cospicue entrate in ordine al gettito complessivo ICI.
A ciò si aggiunge la costante riduzione dei trasferimenti statali.

Anche al fine di recuperare tali risorse si rende opportuno e/o necessario adeguare l’addizionale Irpef, oggi ai minimi per la Regione Marche per quanto riguarda Comuni di analoga dimensione, quantomeno ai livelli corrispondenti a quelli medi.
In un’ottica di equità e di attenzione alle categorie deboli della popolazione si ritiene, peraltro, opportuno introdurre una fascia di reddito, oggi non presente, di esenzione totale dal pagamento di tale imposizione.

La scelta politicamente importante per la città, per l’ambiente ed il territorio di avviare a partire dal prossimo mese di aprile il nuovo sistema di raccolta differenziata spinta “porta a porta” che comporta in una fase iniziale un incremento di spesa e la necessità di coprire i maggiori costi di conferimento dei rifiuti in discarica decisi dalla Provincia obbligano a rivedere le tariffe Tarsu, il cui incremento andrà peraltro diversificato avendo l’ attenzione di farlo gravare in misura minore sulle famiglie.

Con riferimento alle tariffe dei servizi, anche grazie alla razionalizzazione di alcuni costi, si ribadisce il non incremento delle stesse, neanche ai fini del solo adeguamento all’Indice dei prezzi al consumo per le famiglie.

OTTIMIZZAZIONE DELLE POLITICHE DI FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI

Sul patrimonio è assolutamente necessario continuare l’opera di censimento del medesimo già intrapresa nella fase di costituzione della Progetto Jesi s.r.l., nonchè il progetto di valorizzazione del patrimonio non ceduto alla medesima società attraverso una puntuale e rigorosa opera di adeguamento e rinegoziazione dei canoni, nonché dei contratti, attualmente in essere e prevedere future alienazioni, in particolar modo tramite la Progetto Jesi s.r.l., di quel patrimonio ancora in capo all’Ente non ritenuto strategico e prioritario per le necessità sociali, destinando la stragrande maggioranza di tali proventi agli investimenti nelle opere pubbliche e alla progressiva riduzione dell’indebitamento dell’Ente, riducendo in tale maniera al minimo il ricorso ai mutui.

A tali proventi si farà riferimento anche per incrementare, eventualmente, la presenza del Comune di Jesi in strutture societarie con valenza strategica sovracomunale.

Dovrà essere ripresa la campagna di comunicazione della trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e vista la risposta importante, avuta nel recente passato, da parte dei cittadini per la richiesta di informazioni si ritiene prioritaria la messa a punto di una ulteriore promozione dello strumento e della realizzazione di tutti gli atti di quanti vogliano aderire alla proposta della Amministrazione.

Il piano degli investimenti 2008 dovrà garantire la massima coerenza con l’effettiva capacità di investimento dell’Ente, le priorità politiche rispetto al programma di mandato e le regole ed i vincoli posti dal patto di stabilità interno( sempre più stringenti e penalizzanti peraltro), nonché certezza nella disponibilità delle risorse finanziarie in tempi rapidi.

In relazione a quanto affermato sulla parte indebitamento, gli investimenti che saranno effettuati nel 2008 dovranno prevedere in massima parte interventi di manutenzione straordinaria dei cespiti esistenti, manutenzioni fondamentali per il buon utilizzo delle strade e degli immobili destinati alla pubblica utilità (scuole e impianti sportivi), nonché della c.d. città pubblica (strade, marciapiedi, parchi, pubblica illuminazione, cimitero, ecc.).

Dovrà essere posta, pertanto, particolare attenzione all’effettuazione di interventi importanti per la manutenzione dell’esistente che in alcuni casi risulta con tutta evidenza addirittura più importante delle nuove realizzazioni.
Per quanto concerne gli investimenti, si ritiene importante, altresì, attivare meccanismi che siano in grado di controllare la viabilità stradale, in particolare nel centro storico, anche attraverso l’ausilio di innovativi strumenti tecnologici.

Per la realizzazione di opere e progetti di interesse pubblico dovranno essere incentivate tutte quelle forme di collaborazione tra Ente pubblico e soggetti privati.
Si dovrà inoltre valutare l’opportunità di dare concreto avvio al processo di affidamento di parte rilevante del patrimonio abitativo del Comune, utilizzato a fini sociali, all’Erap.

POLITICHE DI CONTENIMENTO DELLA SPESA CORRENTE E DI EFFICIENZA DELL’ENTE

Bisognerà ancora intervenire nella direzione della diminuzione della spesa corrente, puntando ad una sua razionalizzazione e riqualificazione, monitorando in modo rigoroso ed attento le singole scelte di spesa tramite il potenziamento del controllo di gestione e la verifica attenta di quelle realtà che hanno un grado di copertura dei costi del servizio inferiori alla media, per verificarne periodicamente gli scostamenti dalla stessa rispetto a quanto preventivato.

Tale diminuzione andrà perseguita anche attraverso una costante riduzione della spesa per il personale da conseguirsi mediante una saggia ed accorta politica delle assunzioni e delle sostituzioni in caso di pensionamento.

In ogni caso andranno inderogabilmente mantenuti invariati i livelli sia di qualità che di quantità dei servizi attualmente erogati in campo sociale che consentono alla nostra città di poter vantare un livello complessivo del sistema di Welfare tra i più alti e qualificati della regione in un contesto di tariffazione dei medesimi tra i più bassi in assoluto ( così come peraltro per i livelli di tassazione complessiva) garantendo anche le risorse necessarie alla realizzazione dell’Azienda Consortile che verrà avviata entro il primo semestre del 2008.
Ciò nonostante l’aumento strutturale e fisiologico dei costi di diversi importanti servizi.

Al fine di mantenere gli attuali standard andranno intraprese nei confronti della Regione Marche iniziative tendenti ad ottenere una compartecipazione del sistema sanitario regionale ai costi dell’integrazione socio-sanitaria, in modo particolare per ciò che concerne i servizi rivolti ai portatori di handicap e agli anziani.

Sul versante delle politiche di sostegno all’integrazione sociale occorrerà concretizzare un progetto complessivo, in particolare sui temi dei migranti, dei giovani e delle nuove forme della famiglia, che preveda la realizzazione di politiche basate sull’offerta dei servizi sociali e di spazi per l’integrazione democratica e per la partecipazione alla vita della città.
Andranno anche attivate tutte le possibili misure finalizzate a garantire una maggiore partecipazione dei cittadini alla costruzione del bilancio.

Gallerie

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