"Stracibo" non ha deluso le attese. La seconda edizione del Festival del Cibo di Strada si preannunciava come quella della definitiva consacrazione e così è stato. Nei quattro giorni della kermesse enogastronomica dedicata al recupero del patrimonio del cibo di strada italiano e internazionale sono state oltre 18.000 le persone che hanno affollato le tensostrutture allestite in Piazza Federico II, nel cuore storico della città. Circa 25.000 sono stati gli assaggi venduti, con un incremento di circa il 35% rispetto allo scorso anno sia di pubblico sia di assaggi distribuiti. La novità di cibo di strada internazionale è stata particolarmente apprezzata se è vero che le specialità più richiesta sono state quelle dello stand peruviano del Ristorante El Tambo di Torino dove sono andate letteralmente a ruba empanadas, tacos e birre sudamericane. A seguire, grandi numeri anche per il wurstel meranese con pane e senape dell'altoatesino Karl Telfser. Nella speciale classifica delle prelibatezze di "Stracibo" un posto di rilievo hanno guadagnato anche le olive all’ascolana Dop della Cooperativa Case Rosse di Ascoli Piceno. Curiosità hanno suscitato le tapas della delegazione catalana, giunta a Jesi grazie all’accordo con il progetto “Parc a Taula” della Provincia di Barcelona e della Fondazione Symbola.
Molto attivo anche il punto degustazione dell'Enoteca Regionale di Jesi, allestito grazie all'accordo tra il Comune e l'Istituto Marchigiano di Tutela Vini. Soddisfatti anche i sindaci dei tre Comuni di Castelplanio, Rosora e Morro d’Alba, rappresentanti della Vallesina, che hanno preso parte per la prima volta a Stracibo. Esperimento riuscito quello del coinvolgimento del territorio della Vallesina che il prossimo anno vedrà una partecipazione ancora più nutrita.
Molto apprezzata anche la sezione di corsi di cucina per bambini, realizzata in collaborazione tra la Fondazione Montessori di Chiaravalle e l’Italcook di Jesi. Tutte e otto le sessioni programmate hanno fatto registrare il pieno con numeri lusinghieri: 42 bambini nella fascia di età 3 – 5 anni e 45 bambini nella fascia di età 6 – 9 anni, per un totale di 87 presenze.
Discreto successo anche per la Sezione Stradolce, seppur con un numero ridotto di espositori.
L’incasso registrato permetterà di donare allo Iom, Istituto Oncologico Marchigiano ben 500 mattoni che saranno utilizzati per la costruzione della casa di accoglienza per gli assistenti dei malati di tumore.
La manifestazione, promossa dall'Assessorato allo Sviluppo Economico, dall'Assessorato al Turismo e dall'Assessorato ai Progetti Speciali con il sostegno del Sistema Turistico della Marca Anconetana (S.T.L.), è stata organizzata dalla Tuber Communications, l'agenzia che ha ideato “Fritto Misto” ad Ascoli Piceno e “Anghiò” a San Benedetto del Tronto in stretta collaborazione con il servizio Pinacoteca e Cantiere Culture del Comune di Jesi.
Jesi, 16 dicembre 2011
L'Amministrazione comunale