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Bilancio, nessun dissesto finanziario solo un disavanzo

Errneo l'articolo apparso sul "Corriere adriatico"

In merito all'articolo dal titolo "Deficit nel mirino della Corte dei Conti" apparso in data odierna su Corriere Adriatico, si ritiene opportuno precisare quanto segue.
Va chiarito innanzitutto che un conto è il disavanzo, un conto è il dissesto finanziario. Per fare il raffronto con un'azienda privata il disavanzo è la perdita d'esercizio di un anno, il dissesto è l'anticamera del fallimento. Ora il Comune di Jesi - che non è assolutamente un ente che rischia il dissesto finanziario come erroneamente prospettato - nel 2009 ha registrato un disavanzo, puntualmente comunicato alla Corte dei Conti, di circa 114 mila euro, vale a dire largamente inferiore allo 0,5% del proprio bilancio.
Tale disavanzo è stato dovuto ad eventi straordinari. Tra essi si può citare, a titolo di esempio, il mancato introito di 600 mila euro da oneri di urbanizzazione dovuto sia alla crisi del settore edilizio, sia all'emanazione, a fine anno, del Piano casa della Regione Marche che ha indotto diversi cittadini ed imprese a non ritirare licenze che pure erano pronte in Comune (e dunque a non avviare lavori) ritenendo che con il nuovo Piano potessero esserci dei benefici economici.
Ad ogni modo il disavanzo del 2009 è stato puntualmente ripianato dal Consiglio comunale nel giugno scorso, fatto questo che ha permesso al Comune di Jesi di ripristinare l'equilibrio di bilancio. Va evidenziato inoltre che anche nel 2009, come del resto in tutti gli anni precedenti, il Comune di Jesi ha rigorosamente rispettato il patto di stabilità. Con l'aggiunta che Jesi, come ha dato atto la Corte dei Conti, è tra quei Comuni che registra un indebitamento per mutui assolutamente contenuto, fatto questo che conferma la virtuosità dell'ente.
Per quanto riguarda il 2010, non è corretto sostenere che il deficit abbia raggiunto i 2,8 milioni di euro. Tale somma era stata individuata a suo tempo come potenziale squilibrio (e dunque non un deficit). Con la manovra di bilancio i conti sono stati riportati in equilibrio, tra l'altro non solo attraverso vendite di beni non strategici, ma anche con interventi strutturali che incideranno positivamente anche negli anni futuri. Che il governo di centrodestra, con i suoi micidiali tagli, renderà difficile la situazione finanziaria di tutti i Comuni italiani, Jesi compreso, è fuor di dubbio. Del resto ampie avvisaglie le sta dando quest'anno con minori trasferimenti statali che pure erano stati dati per sicuri. Ed è questa scelta contro cui si sono schierati sindaci e presidenti di province e regioni tanto di centrosinistra quanto di centrodestra che deve far tremare, perché, questa sì, mette davvero a repentaglio l'erogazione di servizi primari alla popolazione, in particolare alle fasce sociali più deboli.

L'Amministrazione comunale

Jesi, 1 novembre 2010

Bilancio, nessun dissesto finanziario solo un disavanzo

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