Prende forma e acquisisce sempre più sostanza il “Contratto di fiume”, l'accordo tra Comuni, aree protette ed associazioni ambientaliste per una gestione sostenibile, condivisa e duratura dell'Esino.
Dall'incontro di ieri a Jesi sono giunte due importanti indicazioni: l'ingresso nel progetto di Regione, Provincia e Consorzio di Bonifica delle Marche e il percorso da seguire in questa prima fase.
Rispetto all'ingresso dei nuovi partner, la notizia è ovviamente di rilevante portata, perché conferma come l'originaria idea stia trovando consensi crescenti che preludono ad azioni forti e concrete. In particolare la presenza del Consorzio di Bonifica delle Marche garantisce un supporto notevole sul fronte dell'esperienza, della programmazione, della capacità di intervento sull'intero bacino.
Il percorso da seguire, in forma condivisa, passa dall'individuare un soggetto capace di coordinare e facilitare la costituzione di una cabina di regia unica ed una segreteria tecnica così da poter gettare le basi di una progettazione di ampio respiro che possa intercettare le risorse europee derivanti sia da specifiche misure del Piano di sviluppo rurale, sia, per la parte dei Comuni più a monte, da quelle messe a disposizione dei Gal.
Piena soddisfazione di come sta proseguendo il percorso è stata espressa dall'assessore all'ambiente Cinzia Napolitano, in rappresentanza del Comune di Jesi chiamato a coordinare il folto gruppo di enti e soggetti coinvolti.
“Si sta realizzando davvero qualcosa di importante - ha detto la Napolitano - con prospettive importanti sul fronte della difesa e della valorizzazione del nostro fiume. Questo è il secondo grande progetto di territorio che coinvolge i Comuni distribuiti sull'asse fluviale, dopo quello del Distretto cicloturistico, rispetto al quale è stato concluso il progetto preliminare che sarà presentato ufficialmente a gennaio”.
Comune di Jesi
Jesi, 17 dicembre 2015