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Fondazione dello Sport, l'amministrazione risponde a Massaccessi

Non corrisponde al vero che le risorse per l'incarico sono state detratte dal fondo di solidarietà

In merito alle dichiarazioni del consigliere Massaccesi sull'incarico per 10 mila euro per la creazione della Fondazione dello Sport, si intende precisare quanto segue.
Non corrisponde al vero che le risorse sono state detratte dal fondo di solidarietà. È vero invece che sono state ricavate da un'economia ottenuta da altri capitoli di bilancio.
Nel merito: di fronte ad una crisi strutturale e congiunturale che ha pesantemente colpito anche lo sport, con minori risorse statali girate ai Comuni per la promozione dell'attività di base e drastiche riduzioni di sponsorizzazioni da parte di soggetti privati alle società sportive, il Comune di Jesi ha individuato una nuova modalità di gestione, condivisa con le società stesse, che sappia ottimizzare, riorganizzare e rilanciare l'attività, nelle sue diverse discipline, con strumenti agili, flessibili e che consentano piena sinergia. Tale percorso permette oggi di arrivare alla redazione di un piano di fattibilità organizzativo e finanziario di cui tutte le società sportive della città potranno trarne beneficio per avere una prospettiva futura.
È sorprendente come Massaccesi prima abbia votato con tutti i consiglieri comunali un documento per valorizzare le eccellenze sportive della città e poi contrasti l'unica spesa reale che il Comune destina allo sport.
Quanto alla sua presunta sensibilità verso le fasce sociali più deboli, ci aspettiamo che Massaccesi sia coerente e dica qualcosa sulle scelte del governo Berlusconi che ha assestato un colpo micidiale alle politiche sociali, massacrando i fondi nazionali di carattere sociale (che finanziano anche gli interventi sostenuti dai Comuni) che passano dal 1.470 milioni di euro del 2010 ai 538 milioni del 2011, azzerando il Fondo per la non autosufficienza (era di 400 milioni nel 2010), dimezzando il Fondo per le politiche sociali (da 435,3 milioni del 2010 ai 273,9 milioni del 2011), riducendo di tre quarti il Fondo per gli affitti (dai 143,8 milioni del 2010 ai 32,9 milioni per il 2011).
E non si dica che, come al solito, si vuole buttare la responsabilità sul Governo (fatto che di questi tempi potrebbe sembrare di cattivo gusto) perché quelle scelte sciagurate si sono direttamente scaricate sul nostro, come su tutti gli altri comuni italiani, causando perdite di entrate da trasferimenti molto consistenti, cui abbiamo dovuto necessariamente far fronte.

L'Amministrazione comunale

Jesi, 1 giugno 2011

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