La Giunta comunale ha approvato il bilancio consuntivo 2010 che si chiude con un attivo di quasi mezzo milione di euro, in linea con gli impegni assunti nel patto di fine legislatura dove priorità era stata data proprio al riequilibrio dei conti pubblici. L'avanzo di amministrazione per l'esattezza è pari a 495.655,31 euro che saranno destinati in larga misura ad investimenti così come previsto dalle norme (per 429 mila euro) e per il resto (66 mila euro) utilizzati per la parte corrente. Tra i dati di bilancio significativa è la riduzione dell'indebitamento - vale a dire l'ammontare dei mutui in essere - che anche nel 2010 è sceso di quasi 2 milioni di euro, confermando un trend che va avanti positivamente dal 2006. Il patrimonio del Comune, tra immobili, crediti e disponibilità liquide, al 31 dicembre 2010 ammontava ad oltre 154 milioni di euro, con un incremento di 6 milioni rispetto al 2009. In utile, per 3,39 milioni di euro, anche il conto economico.
Il 2010 segna una netta inversione di tendenza rispetto al 2009 quando vi era stato un disavanzo di 114 mila euro, somma quest'ultima che è stata totalmente recuperata nell'anno appena trascorso e che, unita all'avanzo di amministrazione, rende ancora più significativa la performance finanziaria. Ad incidere sulla positiva tenuta dei conti pubblici è stata la rimodulazione della spesa corrente, con diverse variazioni di bilancio, che hanno garantito agli uffici di tenere sotto stretto controllo i flussi in uscita. Gli scostamenti in corso d'anno rispetto alle previsioni di entrata e di spesa sono stati attorno al 5 per cento, confermando dunque una sostanziale capacità di programmazione.
“Questo risultato - spiega il sindaco Fabiano Belcecchi, che dal 2010 ha trattenuto per sé la delega al bilancio - è di stimolo per proseguire un'azione di governo fortemente improntata al controllo della spesa, ancora più necessaria in un anno in cui il govern nazionale, tramite il patto di stabilità, ha tagliato di fatto altri 1,2 milioni di euro al Comune di Jesi. Un colpo di spugna a cui si aggiungono le minori risorse dai trasferimenti della Regione e una inevitabile riduzione delle entrate dovute alla crisi economica generale”.

L'Amministrazione comunale

Jesi, 13 aprile 2011