L'imminente campagna elettorale per il rinnovo delle Rsu in seno al Comune impone alle organizzazioni sindacali di mostrare il meglio di sé. Ed in questa fase è dunque comprensibile una ampia dialettica sulla stampa. Dal momento che però non è mia intenzione essere coinvolto in questa competizione, è bene che chiarisca sia alle forze sindacali, sia alle forze politiche alcuni concetti che, evidentemente, sono stati dimenticati.
1) La nomina del direttore generale e dei dirigenti la decide il sindaco ed ha come prerequisito irrinunciabile il rapporto di fiducia. D'altra parte, se dal 1993 (prima norma della cosiddetta legge Bassanini) il ruolo del dirigente è legato a doppio filo con l'incarico fiduciario del sindaco, ci sarà pure un motivo valido che lo giustifichi e personalmente lo ritengo fondamentale.
2) Non è mia intenzione nominare dirigenti a tempo indeterminato, sia interni che esterni alla attuale struttura comunale.
Ritengo inopportuno affrontare la questione dei dirigenti all'interno della discussione del programma di mandato. Apprezzo comunque il fatto che sia stato percepito da parte delle organizzazioni sindacali che il ruolo che oggi deve svolgere un dirigente è ancora più importante e delicato. E già questo di per sé giustifica la presenza di un direttore generale che sappia non solo motivare il dirigente sulle nuove responsabilità che deve assumersi in merito alla gestione della propria struttura e al raggiungimento dei propri obiettivi, ma sia di continuo stimolo al miglioramento delle condizioni tecniche ed organizzative della struttura stessa. Scelta, quella del direttore generale, scelta tra l'altro assunta da questa maggioranza cinque anni fa.

Fabiano Belcecchi
Sindaco di Jesi

Jesi, 21 ottobre 2007