Nessun aumento della tassa rifiuti per il nuovo anno. È questo l'impegno della Giunta, sulla base degli indirizzi di bilancio approvati dal Consiglio comunale. Una scelta dettata da un lato dalla volontà di limitare, laddove possibile, l'imposizione a carico dei cittadini malgrado i drammatici tagli del governo, dall'altra dalla registrazione dei più che positivi risultati del servizio che, grazie al “porta a porta”, ha visto salire la quota di raccolta differenziata ben oltre il 60%.
Una scelta tutt'altro che scontata, tenuto conto che la tassa dei rifiuti a Jesi è significativamente più bassa della media regionale stilata tra le città con oltre 30 mila abitanti, sulla base dell'analisi comparativa elaborata dai Servizi Finanziari del Comune.
Tra le voci più rappresentative delle 31 in cui sono suddivise le categorie soggette alla tassa, nessuna a Jesi registra un costo a carico del contribuente superiore a quello che si evince dalla media delle altre dieci città prese a campione (Ancona, Falconara, Senigallia, Osimo, Fabriano, Fano, Macerata, Civitanova, Fermo e Ascoli). A partire proprio dalla tassa sui rifiuti domestici che a Jesi è pari a 1,47 euro al mq. contro una media di 1,52. Per quanto riguarda le principali attività produttive i costi al metro quadrato così risultano: 2,05 euro per le attività industriali a Jesi (media regionale 3,18), 2,77 euro per attività artigianali di carrozzeria, elettrauto, officine auto, ecc. (3,43 la media regionale), 2,92 per le attività artigianali di elettricista, falegname, tornitore, ecc (contro 3,13), 3,29 per attività artigianali di barbieri, parrucchieri, estetisti (3,82), 3,65 per negozi di abbigliamento, librerie e cartolerie (4,62 la media regionale), 8,22 per bar, gelaterie e pasticcerie (8,86 la media regionale), 5,82 per attività di generi alimentari (contro 7,10), 4,24 euro per studi professionali e uffici a fronte di una media regionale di 5,22.
Le uniche due voci dove la tassa rifiuti a Jesi è più alta delle media regionale sono quelle dei distributori di carburante (2,48 contro una media di 2,16) e dei rivenditori di fiori, ortofrutta, pescherie e piazza al taglio che è pari a 10,19 euro al mq. contro una media di 8,42 sebbene ben cinque delle città prese a campione abbiano applicato un importo più elevato.
E a proposito di tasse e tributi, merita di essere segnalata una iniziativa attivata sempre dal Servizio Finanziario del Comune per rilevare il grado di soddisfazione dell'Ufficio Tributi. Da un paio di mesi i cittadini che si recano all'Ufficio Tributi sono coinvolti in una indagine sulla soddisfazione del servizio offerto con l'obiettivo di verificare eventuali criticità e punti di debolezza per poi intervenire al fine di risolverli. Si tratta di un'operazione che ha già coinvolto oltre 200 utenti e che è volutamente impegnativa, tenuto conto che i tributi e le relative scadenze costituiscono un argomento delicato perché si tratta di un rapporto amministrazione-cliente di tipo impositivo. L’indagine vuole anche rappresentare un momento di coesione e collaborazione per il personale del servizio tributi coinvolto direttamente in un processo di miglioramento organizzativo.
Al termine del periodo di campionatura delle domande i risultati saranno esaminati e resi pubblici.
L'Amministrazione comunale
Jesi, 27 dicembre 2011