Il progetto del parco del Vallato approvato dalla Giunta non prevedeva, né poteva prevederlo per la mole dell'investimento previsto, l'intera copertura finanziaria per la pista ciclabile, l'illuminazione pubblica e gli elementi di arredo (panchine, giochi, porta-rifiuti, ecc.). Proprio per questo, individuando nel finanziamento certo degli oneri di urbanizzazione la realizzazione della pista ciclabile, la Giunta si era presa l'impegno di reperire le risorse per gli altri due interventi previsti.
Alla luce delle difficoltà di bilancio di questo ente che sono a tutti note e che non dipendono certo dalla volontà del Comune essendo in presenza di non previsti ingenti tagli del governo centrale, non possiamo essere più così sicuri di riuscire a mantenere questo impegno. Pertanto, o dalla discussione sul bilancio si arriverà ad un finanziamento certo ed esigibile per illuminazione e arredi del parco del Vallato, oppure non sono disponibile a realizzare un parco che resterà insicuro. Restando così le cose, invece di completare la pista ciclabile verso il circolo cittadino, chiederò che le risorse certe vengano indirizzate verso arredi e illuminazione, fermo restando la volontà del progetto complessivo da eseguire in stralci successivi.
Quanto alle considerazioni dell'assessore all'urbanistica Simona Romagnoli circa il coinvolgimento dei privati che consentirebbe di ampliare l'area del parco, credo che abbiano un ragionevole fondamento. Di fatto va considerato che la soluzione tecnica attualmente prevista è quella di fare una pista ciclabile lungo 300 metri e largo 3 ricadente tra aree private che dovranno essere necessariamente recintate con reti metalliche trasformando la pista stessa in un inevitabile “budello”. Discutere serenamente questo aspetto senza pregiudizi derivanti da posizioni storicizzate, credo sia utile.

Stefano Tonelli
Assessore ai lavori pubblici

Jesi, 23 marzo 2011