Quarantadue minori in affido dal 2006 ad oggi, di cui solo 19 nel corrente anno. Quaranta famiglie affidatarie, di cui 19 impegnate e 21 disponibili. Questi i numeri del Servizio Integrato Affido che rilancia la propria attività con “Week end in famiglia”, tre giornate dedicate ai bambini e ai ragazzi. Un invito alla cittadinanza ed una proposta per parlare di adolescenti e conoscere una forma di accoglienza e di aiuto verso minori in difficoltà quale l’affido. L’evento - promosso dai Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale IX e dall’Asur Zona Territoriale 5 di Jesi in collaborazione con l'Oikos, il consultorio "La Famiglia" ed il Teatro Pirata - prenderà il via domani (venerdì 20) con un seminario per operatori dei servizi territoriali e per volontari delle Associazioni di accoglienza familiare del territorio provinciale. Sabato, con inizio alle 9,30 a Villa Borgognoni, è invece in programma un incontro su “Modelli di accoglienza familiare e nuove proposte per adolescenti in difficoltà”, focalizzato su adolescenti, incomprensioni, momenti difficili da gestire in un confronto con stili e modalità di accoglienza familiare. Saranno presenti esperienze e contributi, tra cui Maria Carminati psicologa e responsabile dei progetti di formazione per giovani e adolescenti, dell’Associazione CAM (Centro Ausiliario per i problemi minorili) di Milano. Un momento di confronto aperto tra coloro che vivono esperienze con figli adolescenti e coloro che sono curiosi di saperne di più rispetto al tema dell’accoglienza familiare proposto dal nostro Ambito Territoriale.
Per la mattinata aperta a tutti con ingresso gratuito è previsto anche un baby sitteraggio per famiglie con figli. Domenica, infine, al teatro di Maiolati Spontini, con inizio alle 17.30, andrà in scena lo spettacolo per bambini e famiglie "Avanti… permesso. La vera storia di L’altro & Quell’altro" sul tema dell’accoglienza, dell’apertura verso chi è diverso da noi. Una storia comica e poetica, che utilizza un linguaggio fatto di poche frasi, ma ricco di immagini, di azioni, di musiche e di situazioni divertenti, surreali che riflettono i sentimenti e le difficoltà dei bambini (e di chiunque) nell’incontro con l’altro.
L’intero programma di iniziative rappresenta un momento istituzionale di ascolto e partecipazione su temi che interessano non soltanto operatori addetti ai lavori ma anche bambini ragazzi e famiglie. La proposta vuole lanciare la sfida che con l’impegno e la disponibilità di tutti si può costruire un sistema di welfare locale che promuova realmente i diritti dell’infanzia, dell’adolescenza e del suo principale luogo di relazioni ed affetti: la famiglia.
L'Amministrazione comunale
Jesi, 19 novembre 2009