Il palazzo Pianetti, attuale sede della Pinacoteca civica, è il più significativo esempio di architettura settecentesca a Jesi. Fu costruito su commissione della famiglia Pianetti, una delle più importanti famiglie nobiliari jesine.
Il primo piano, detto anche piano nobile, è caratterizzato da ampi saloni che si affacciano sull’eccezionale Galleria degli Stucchi, lunga più di 70 metri. La Galleria, in perfetta sintonia con lo stile rococò, è completamente ricoperta da stucchi colorati in toni pastello che si alternano a scene dipinte; costituisce un esempio pressoché unico nell’Italia centrale.
Le sale, dalle volte dipinte a tempera con le storie di Enea, ospitano la collezione di arte antica e moderna; in particolare spicca un nucleo pregevole di opere di Lorenzo Lotto, uno dei maggiori artisti del Rinascimento.
Il secondo piano del palazzo è occupato dalle stanze di vita della famiglia: sale, salotti, camere da letto, bagni decorati con temi galanti e scene bucoliche. La Collezione d’Arte contemporanea ospitata in queste sale vanta un ricco gruppo di opere dalla seconda metà dell'800 fino ai giorni nostri, tra le quali opere di Orfeo Tamburi, Renato Guttuso e Valeriano Trubbiani.